Bonifici

Bonifico parlante per detrazioni fiscali: cos’è e come compilarlo correttamente

Quando effettui lavori di ristrutturazione, di risparmio energetico o altre spese agevolabili, non basta pagare con un semplice bonifico bancario o postale. Per ottenere le detrazioni fiscali previste dalla legge è necessario utilizzare un particolare strumento chiamato bonifico parlante.

Si tratta di un pagamento che contiene in modo esplicito tutte le informazioni richieste dall’Agenzia delle Entrate per collegare la spesa sostenuta all’incentivo fiscale previsto.

Cos’è il bonifico parlante

Il bonifico parlante è una modalità di pagamento in cui la banca o la posta, oltre a trasferire la somma al beneficiario, trasmettono in automatico i dati fiscali dell’operazione. Non si tratta quindi di un bonifico qualsiasi: la causale deve essere compilata in maniera precisa, perché il rispetto di queste regole è ciò che permette di collegare la spesa sostenuta alla detrazione IRPEF o IRES spettante.

A differenza del bonifico ordinario, il bonifico parlante non consente al beneficiario di ricevere l’importo pieno, perché l’intermediario applica una ritenuta d’acconto a titolo di imposta. Questo meccanismo è previsto dalla normativa proprio per tracciare e controllare l’effettiva spesa agevolata.

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per dettagli e condizioni vai su www.hype.it e consulta i fogli informativi alla pagina Trasparenza.

Quando serve utilizzarlo

Il bonifico parlante è obbligatorio quando vuoi usufruire delle detrazioni fiscali per interventi edilizi e di efficientamento energetico. Tra i casi più comuni rientrano le ristrutturazioni edilizie, l’ecobonus, il superbonus, l’acquisto di mobili ed elettrodomestici legati a un intervento edilizio, fino ad arrivare agli interventi antisismici e alle colonnine di ricarica per auto elettriche.

In sostanza, ogni volta che la legge prevede una detrazione vincolata al pagamento tracciabile e nominativo, il bonifico parlante diventa indispensabile. Utilizzando un bonifico ordinario rischieresti di perdere l’agevolazione, anche se la spesa è effettivamente sostenuta.

Come si compila correttamente

Quando compili il bonifico, la causale deve contenere tre informazioni fondamentali: la norma di riferimento che consente la detrazione, il codice fiscale del soggetto che beneficia della detrazione e il numero di partita IVA o il codice fiscale del soggetto che riceve il pagamento.

La banca e la posta mettono a disposizione moduli già predisposti per bonifico parlante. In questo modo non corri il rischio di dimenticare dati obbligatori, perché le maschere guidano passo dopo passo nella compilazione. Tuttavia, è sempre bene verificare che la causale riporti in modo chiaro la tipologia di intervento e gli estremi fiscali dei soggetti coinvolti.

Errori da evitare

L’errore più comune è effettuare un bonifico ordinario al posto di quello parlante. In questo caso la normativa è rigida: anche se la spesa è lecita, potresti non riuscire a portarla in detrazione, ma devi chiedere all’impresa che ha svolto i lavori e che ha ricevuto i tuoi soldi una dichiarazione sostitutiva di atto notorio.

Un altro errore frequente riguarda la mancanza del codice fiscale del beneficiario della detrazione o l’indicazione errata della partita IVA dell’impresa. Questi dettagli possono sembrare secondari, ma sono essenziali per garantire la corretta associazione della spesa all’agevolazione.

Conclusione

Il bonifico parlante è lo strumento chiave per accedere alle detrazioni fiscali su ristrutturazioni, ecobonus e altri interventi agevolati. Compilarlo correttamente significa garantire la tracciabilità e non perdere il diritto agli incentivi. Basta fare attenzione ai dati richiesti e affidarsi ai moduli dedicati offerti da banche e poste per evitare errori.

Il bonifico parlante può essere fatto online?

Sì, quasi tutte le banche e poste offrono moduli digitali specifici per il bonifico parlante, con campi già preimpostati da compilare.

Cosa succede se pago con un bonifico normale?

Se la spesa è pagata con bonifico ordinario, non potrai ottenere la detrazione fiscale, anche se la spesa è effettivamente sostenuta e documentata.

Il bonifico parlante può essere intestato a più soggetti?

Sì, è possibile indicare più codici fiscali nella causale, ad esempio se i proprietari dell’immobile sono più di uno e intendono ripartirsi la detrazione.

Lorenzo Baldassarre

Sono un copywriter che collabora con diverse agenzie e siti web, principalmente su tematiche economiche-finanziarie, ma non solo. Easyfinanza.it è un mio progetto, che ho interamente sviluppato su tutti i suoi aspetti: contenuti, immagini, struttura del sito e piano editoriale basato sulla SEO.

Aggiorna le impostazioni di tracciamento della pubblicità