Bonifico in valuta diversa dall’euro: cosa succede tra SEPA e SWIFT
Capita sempre più spesso di dover pagare in una valuta diversa dall’euro: un fornitore in dollari, un affitto in sterline, una caparra in franchi svizzeri. La domanda è semplice: come si muove davvero il bonifico quando la valuta non è l’euro?
La risposta dipende da due fattori chiave: in che valuta è il conto del destinatario e quale rete di pagamento usa la tua banca. Capire questi passaggi ti aiuta a scegliere lo strumento giusto, evitare costi nascosti e stimare correttamente i tempi.
SEPA o SWIFT: quale strada prende il tuo denaro
I bonifici SEPA sono pensati per pagamenti in euro all’interno dell’area SEPA. Se invii euro a un IBAN in euro di una banca SEPA, il pagamento segue la rete SEPA; i costi sono in genere contenuti e i tempi rapidi. Se invece il conto del beneficiario è in valuta diversa (per esempio USD, GBP, CHF), la banca può procedere in due modi: convertire gli euro in anticipo e accreditare la valuta tramite rete internazionale SWIFT; oppure, quando possibile, incassare in euro su un IBAN in euro della stessa banca del beneficiario e poi convertire internamente.
Nel primo caso parliamo di un bonifico extra-SEPA/SWIFT a tutti gli effetti; nel secondo caso il passaggio interbancario è in euro ma la conversione avviene nella banca del destinatario, con il tasso e le condizioni di quella banca.
La regola pratica è lineare: SEPA solo se la valuta finale è l’euro. Se la valuta finale non è l’euro, entra in gioco la conversione e molto spesso anche la rete SWIFT, con tempi e costi diversi.
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Costi reali: cambio, commissioni e spese dei corrispondenti
Nel momento in cui c’è di mezzo una conversione valutaria devi considerare due voci: il tasso di cambio applicato (che può includere uno spread rispetto al tasso “di mercato”, ossia una maggiorazione) e le commissioni fisse o percentuali.
Sui bonifici SWIFT può aggiungersi il costo delle banche corrispondenti; in alcune tratte l’importo può arrivare ridotto da fee intermedie, specie quando l’opzione di spesa è SHA (costi condivisi tra mittente e beneficiario). Le opzioni OUR (tutti i costi al mittente) e BEN (tutti al beneficiario) esistono, ma non sempre garantiscono il risultato perfetto: in alcuni casi, anche con OUR, una banca intermediaria potrebbe trattenere un piccolo importo e richiedere un conguaglio.
Tempi: perché non è immediato come un SEPA in euro
Un bonifico SEPA in euro fra banche dell’area è spesso accreditato in giornata o entro uno-due giorni lavorativi. Quando entra in gioco SWIFT e la conversione in valuta estera, i tempi si allungano: la finestra tipica va da due a cinque giorni lavorativi, in funzione di fusi orari, controlli antiriciclaggio e numero di correspondent banks coinvolte.
Se il pagamento deve arrivare “oggi”, l’unico canale con tempi certi è l’istantaneo SEPA, ma solo verso conti in euro abilitati al circuito; per valute estere conviene programmare con un margine realistico.
Scenario | Rete usata | Valuta di accredito | Costi tipici | Tempi tipici |
---|---|---|---|---|
Euro → IBAN in euro (banca SEPA) | SEPA | EUR | bassi, trasparenti | ore / 1-2 gg lav. |
Euro → conto in valuta (USD/GBP/CHF…) | SWIFT o SEPA+conversione interna | valuta estera | tasso di cambio + commissioni; possibili fee corrispondenti | 2-5 gg lav. |
Euro → IBAN in euro della stessa banca del beneficiario (poi conversione locale) | SEPA + conversione nella banca del beneficiario | valuta estera | cambio e commissioni della banca del beneficiario | 1-3 gg lav. |
Valuta estera → valuta estera (es. USD→USD) | SWIFT o coordinate locali del paese | valuta estera | dipende da rete e banca; possibili fee intermedie | 1-5 gg lav. |
Esempio pratico
Devi pagare 1.000 USD a un fornitore negli Stati Uniti. Dal tuo conto in euro inserisci un ordine internazionale. La tua banca converte EUR→USD applicando un tasso di cambio e una commissione, poi invia i fondi su rete SWIFT fino alla banca del destinatario.
Nel percorso può esserci una banca corrispondente che trattiene una piccola fee; per evitarla cerchi l’opzione OUR, accollandoti i costi. Il beneficiario vede arrivare 1.000 USD al netto delle eventuali trattenute residue; l’accredito richiede di solito 2-3 giorni lavorativi.
Se, in alternativa, il fornitore ti fornisce un IBAN in euro della sua banca europea, potresti inviare un SEPA in euro in 1 giorno e lasciare che la conversione in USD avvenga a destinazione, accettando il tasso e le spese della sua banca.
Conclusione
Per importi rilevanti pianifica con anticipo e verifica dove avverrà la conversione (alla tua banca, a quella del beneficiario o tramite un provider di cambio dedicato), quale tasso sarà applicato e chi paga le spese lungo la catena.
Se il destinatario accetta di ricevere in euro, valuta l’opzione SEPA e lascia la conversione della banca solo se il tasso della sua banca è competitivo; se preferisce incassare nella valuta locale, informati sulle tariffe della tua banca e sui tempi su SWIFT. Per pagamenti ricorrenti in valuta estera, considera di mantenere un saldo in quella valuta su un conto multivaluta, così riduci conversioni ripetute e incertezze.
No. L’istantaneo appartiene al circuito SEPA e funziona in euro; per valute estere si usano reti diverse, con tempi e regole proprie.
È l’obiettivo dell’opzione OUR, ma in alcune tratte può capitare che una banca intermediaria trattenga comunque una piccola fee; in quel caso la banca del mittente può chiedere un conguaglio.
Dipende da tasso e commissioni. Se la tua banca offre un cambio competitivo e trasparente, convertire prima ti dà certezza su quanto parte; se la banca del destinatario applica condizioni migliori, può convenire inviare in euro e convertire a destinazione.