Investimenti

Ribilanciamento del portafoglio, cos’è, perché conta e come farlo senza complicarti la vita

Quando investi in un portafoglio di ETF, azioni e obbligazioni, le quote cambiano al variare dei mercati. Se non intervieni per anni, i pesi iniziali cambiano e il profilo di rischio non è più quello che avevi scelto. Il ribilanciamento serve a riportare il portafoglio verso i pesi obiettivo, così resti concentrato al tuo orizzonte e alla tua tolleranza alle oscillazioni, senza inseguire i rendimenti del momento.

Perché il ribilanciamento è una buona abitudine

L’idea è semplice, comprare ciò che è sceso e vendere ciò che è salito per tornare ai pesi target. Questo fa due cose utili allo stesso tempo: ti aiuta a gestire il rischio in modo disciplinato e ti evita di decidere “di pancia”. Non è una bacchetta magica, ma riduce gli estremi del portafoglio e rende più prevedibile l’andamento rispetto al profilo che hai scelto.

Come funziona in pratica

Definisci pesi obiettivo (per esempio 60% azioni, 40% obbligazioni), poi stabilisci quando intervenire. Ci sono vari approcci, dai più “a calendario” a quelli “a soglia”. La scelta migliore è quella che riesci a seguire nel tempo con costi e tasse sotto controllo.

Se fai un Piano di Accumulo (PAC), spesso puoi ribilanciare indirizzando i nuovi versamenti verso l’area rimasta indietro, riducendo al minimo vendite e imposte.

Un esempio con numeri semplici

Immagina di partire con 20.000 € così allocati: 60% azioni (12.000 €) e 40% obbligazioni (8.000 €). Dopo un anno favorevole alle azioni, ti ritrovi con 14.000 € azioni e 7.600 € obbligazioni. I pesi sono diventati circa rispettivamente del 64% e del 36%.

Se il tuo profilo è 60/40 e vuoi ribilanciare il portafoglio potresti:

  • usare i nuovi versamenti: se versi 2.000 € di PAC, li indirizzi per lo più in obbligazioni finché torni vicino al 60 e 40, evitando vendite;
  • ribilanciare vendendo: vendi circa 1.000 € di azioni e compri 1.000 € di obbligazioni per tornare ai pesi che ti eri prefissato. Tieni conto che qui però potrebbero scattare commissioni e potenziali imposte su eventuali plusvalenze.

Infatti, le plusvalenze in Italia sulle azioni sono tassate al 26%, mentre sui titoli di Stato italiani al 12,5%.

Errori comuni da evitare

A scopo puramente informativo (e senza fare consulenza finanziaria), ti mostriamo quali sono gli errori più comuni da evitare:

  1. Il primo è non avere pesi chiari, perché senza target non esiste ribilanciamento, esiste solo il “vediamo”.
  2. Il secondo è intervenire troppo spesso spinti dal rumore del mercato, moltiplicando costi e tasse.
  3. Terzo, ignorare la liquidità degli strumenti, cosa che può trasformare il ribilanciamento in un’operazione più cara del previsto.
  4. Infine, cambiare metodo ogni pochi mesi, perché rende impossibile valutare se la tua strategia stia funzionando.

Se vuoi delegare ribilanciamento e disciplina prova Moneyfarm

Preferisci evitare la micro-gestione e concentrarti su obiettivi e versamenti, puoi considerare Moneyfarm come esempio pratico. Dopo il questionario ottieni un portafoglio di ETF coerente con il tuo profilo di rischio, con ribilanciamenti automatici, PAC facile da impostare e reportistica chiara.

Tu decidi il ritmo dei versamenti e monitori il percorso, la piattaforma gestisce le regole operative. Ricorda sempre che il capitale è a rischio e che i rendimenti passati non garantiscono risultati futuri; confronta il costo del servizio con il tuo costo totale fai-da-te e scegli ciò che riesci a mantenere nel tempo.

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Ogni quanto dovrei ribilanciare

Funziona bene un controllo semestrale o annuale, agendo solo se lo scostamento supera una soglia decisa in anticipo, per esempio ±5% o ±10% sui pesi.

Meglio ribilanciare vendendo o con i nuovi versamenti

Se puoi, usa i flussi in ingresso, così riduci commissioni e imposte. Le vendite servono quando gli scostamenti sono grandi o i flussi non bastano.

Il ribilanciamento migliora il rendimento

Non è garantito. Il suo scopo principale è gestire il rischio e mantenere il profilo desiderato. In alcuni periodi può aiutare anche il rendimento, in altri no. Quello che offre sempre è disciplina.

Lorenzo Baldassarre

Sono un copywriter che collabora con diverse agenzie e siti web, principalmente su tematiche economiche-finanziarie, ma non solo. Easyfinanza.it è un mio progetto, che ho interamente sviluppato su tutti i suoi aspetti: contenuti, immagini, struttura del sito e piano editoriale basato sulla SEO.

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