Bonifico vs addebito diretto: quale scegliere e perché
Quando si parla di gestire i pagamenti, spesso ci si trova davanti a due strumenti molto diffusi: il bonifico e l’addebito diretto. A prima vista possono sembrare simili, perché entrambi servono a trasferire denaro dal tuo conto corrente a quello di un’altra persona o azienda.
In realtà funzionano in modo diverso e hanno finalità distinte. Conoscere le differenze tra bonifico e SDD ti aiuta a capire quale sia lo strumento più adatto a seconda della situazione.
Cos’è un bonifico
Il bonifico è l’operazione con cui disponi manualmente un trasferimento di denaro dal tuo conto a quello del beneficiario. Sei tu a decidere quando effettuarlo, quale importo trasferire e a chi destinarlo. È uno strumento molto flessibile: puoi usarlo per pagare una fattura, restituire dei soldi a un amico, saldare l’anticipo di un acquisto o trasferire fondi tra i tuoi stessi conti.
Il controllo rimane sempre nelle tue mani. Ogni volta che vuoi fare un bonifico, devi accedere al tuo home banking o recarti in filiale e dare istruzioni precise. Questo significa che nessuno può addebitarti automaticamente somme senza la tua autorizzazione specifica.
Cos’è l’addebito diretto
L’addebito diretto, oggi gestito in Europa attraverso il sistema SDD (SEPA Direct Debit), funziona in maniera diversa. In questo caso sei tu ad autorizzare preventivamente un creditore – come un fornitore di energia, un gestore telefonico o una compagnia assicurativa – a prelevare automaticamente dal tuo conto le somme dovute a ogni scadenza.
È lo strumento ideale per le spese ricorrenti, perché ti evita la fatica di ricordarti ogni volta la data di pagamento. Una volta firmato il mandato, non devi più fare nulla: sarà la banca ad addebitare direttamente gli importi. Se però qualcosa non torna, hai il diritto di contestare l’operazione e chiedere il rimborso entro i termini previsti.
Le differenze principali tra bonifico e addebito diretto (SDD)
Le due modalità di pagamento si distinguono soprattutto per il livello di controllo e di automatismo. Con il bonifico, sei tu a decidere quando e come pagare: nulla si muove senza la tua iniziativa. Con l’addebito diretto, invece, deleghi al creditore la gestione dei prelievi, in cambio della comodità di non dover più intervenire.
Un’altra differenza è nell’ambito di utilizzo. Il bonifico si adatta a spese occasionali o a importi variabili, mentre l’addebito diretto è più adatto a spese ricorrenti e fisse, come bollette o rate di mutuo. In entrambi i casi, la sicurezza è garantita dalle normative bancarie europee, ma cambia il modo in cui avviene il pagamento.
Aspetto | Bonifico | Addebito diretto (SDD) |
---|---|---|
Chi decide il pagamento | Tu, manualmente | Il creditore, su tua autorizzazione |
Quando si usa | Pagamenti occasionali, importi variabili | Spese ricorrenti, importi fissi |
Controllo | Totale, decidi ogni operazione | Delegato, con diritto di revoca e rimborso |
Comodità | Devi ricordarti ogni scadenza | Automatico, senza pensieri |
Esempio pratico
Immagina di dover pagare una volta l’anno la tassa universitaria di tuo figlio. In questo caso il bonifico è lo strumento perfetto: si tratta di un pagamento unico, che puoi gestire tu manualmente.
Diverso è il discorso per la bolletta della luce o per l’abbonamento in palestra: ogni mese dovresti ricordarti di pagare. Qui entra in gioco l’addebito diretto, che ti solleva dal rischio di dimenticanze.
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In conclusione
Il bonifico e l’addebito diretto sono strumenti diversi, adatti a bisogni diversi. Il primo ti dà controllo totale e si usa per pagamenti occasionali; il secondo ti semplifica la vita nelle spese ricorrenti, automatizzando i prelievi dal tuo conto. Saperli distinguere ti permette di scegliere di volta in volta la soluzione più comoda e sicura.
Sì, puoi revocarlo in qualsiasi momento, comunicandolo alla banca o al creditore. Da quel momento i pagamenti torneranno a essere manuali.
Se hai attivato un addebito diretto e il saldo non è sufficiente, la banca può rifiutare il pagamento. In tal caso rischi penali o la sospensione del servizio.
In genere i costi sono bassi o nulli per entrambe le operazioni, ma dipende dalla tua banca. Alcuni istituti applicano commissioni su bonifici verso Paesi extra-SEPA o su addebiti contestati.