Commissioni POS: come funzionano e come si calcolano?
Quando accetti pagamenti con il POS il costo può essere fisso ogni mese oppure proporzionale a quello che incassi. L’obiettivo è capire quanto spendi in un mese tipico e in un mese forte, ovvero quando ci sono più transazioni. Prendiamo numeri facili per farti vedere la logica senza formule complesse, così da capire come funzionano le commissioni del POS e come possono influire sugli incassi.
Come leggere i costi delle commissioni POS?
Con il canone fisso sai quanto spendi a prescindere dagli incassi entro i limiti del piano. Con la percentuale paghi solo quando vendi e la spesa cresce con il fatturato del mese. Se fai scontrini piccoli controlla se esiste un minimo per transazione perché può pesare di più quando gli importi sono bassi. Se incassi molto valuta se esistono soglie con percentuale più bassa.
Esempi pratico
Ora vediamo un esempio nella seguente tabella, sappi che sono simulazioni illustrative, ovviamente confrontale sempre con le condizioni del tuo contratto.
Scenario del mese | Pagamenti | Incassi | Commissione percentuale: esempio 1,5% | Canone fisso: esempio 20 € | Differenza |
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Avvio | 30 | 1.000 euro | 15 euro | 20 euro | percentuale più conveniente |
Stabile | 120 | 4.000 euro | 60 euro | 20 euro | canone più conveniente |
Mese forte | 300 | 10.000 euro | 150 euro | 20 euro | canone molto conveniente |
Se lavori con uno scontrino medio di 8 euro, il minimo a transazione di 10 centesimi incide parecchio.
Facciamo un esempio: con 30 pagamenti da 8 euro, e una commissione dell’1,2% più il minimo di 0,10 €, avresti circa 2,88 € di percentuali più 3 € di minimi, per un totale di circa 5,88 €.
Con uno scontrino medio di 40 euro, invece, lo stesso minimo da 10 centesimi pesa pochissimo e l’incidenza complessiva delle commissioni diventa quasi trascurabile.
Cose da verificare prima di scegliere
Guarda come e quando arrivano i versamenti perché i bonifici cumulativi possono essere giornalieri oppure ogni pochi giorni. Controlla se ci sono costi di attivazione o recesso. Valuta la stampa delle ricevute e l’assistenza inclusa. Se vendi spesso in mobilità considera le soluzioni che funzionano bene con rete dati e batteria del telefono.
Alcune tra le soluzioni POS più note in Italia
Ecco alcune soluzioni POS a disposizione in Italia che potrebbero fare al caso tuo.
Nexi
Con Nexi hai diverse opportunità. Punta a una spesa prevedibile se incassi in modo continuo. Se lavori in negozio puoi orientarti su soluzioni a canone e verificare le funzioni incluse. Se l’attività ha picchi stagionali guarda anche le opzioni a consumo con app su smartphone.
Trasparenza: alcuni link in questa pagina sono affiliati; potremmo ricevere una commissione, senza costi per te.
SumUp
Con SumUp hai alcune opzioni interessanti. Se stai iniziando o fai eventi sporadici ti aiuta pagare in base a quanto incassi. Quando cresci puoi considerare funzioni aggiuntive come il conto collegato per velocizzare i versamenti.
myPOS
Con myPOS se vuoi disponibilità rapida dei fondi trovi soluzioni con accredito immediato sul conto collegato. Valuta il modello in base al numero di pagamenti che fai ogni giorno.
Axerve
Con Axerve, se hai tanti pagamenti mensili la formula a canone fisso semplifica il budget. Se lavori in strada o su postazioni temporanee ci sono terminali pensati per la mobilità e l’invio di ricevute digitali.
Moltiplica la percentuale per i tuoi incassi medi del mese e confronta il numero con il canone mensile. Se la percentuale supera il canone normalmente il fisso è più conveniente con quei volumi.
In molti contratti hanno una tariffa diversa. Considera il peso di queste operazioni sul totale del mese e fai un calcolo a parte se ne hai molte.
Dipende dallo scontrino medio. Se vendi tanti importi piccoli quel minimo pesa di più. Se il tuo scontrino è alto l effetto è trascurabile.