Glossario finanza

Sharing Economy: Significato e Attività Principali

Sharing economy può essere tradotto in italiano con economia condivisa oppure con economia collaborativa o ancora con consumo collaborativo. Sebbene esista una traduzione di sharing economy nella nostra lingua, in Italia si preferisce utilizzare la locuzione inglese.

Il significato di sharing economy non è così semplice da comprendere a primo impatto, ma non è nemmeno così complicato, dal momento che senza accorgercene molte attività basate sulla sharing economy sono già intorno a noi.

Per sharing economy si intende la condivisione di competenze, conoscenze, tempo e denaro fra professionisti e cittadini comuni al fine di raggiungere un obiettivo comune. Tali sinergie permettono di abbattere numerosi costi, accrescere la socializzazione, ottimizzare la realizzazione di progetti virtuosi e ovviamente generare profitti. Particolarità della sharing economy è il pagamento in rete.

Principalmente i pilastri della sharing economy sono due:

  1. condivisione delle idee, del tempo, del denaro, delle competenze fra finanziatori, professionisti e comuni cittadini con estinzione delle barriere fra le persone, dal momento che la relazione fra loro è orizzontale, ossia tutti sullo stesso piano.
  2. esistenza di una piattaforma digitale, dove poter avviare il lavoro, ma soprattutto dove possono avvenire le transazioni, che ricordiamo avvengono sempre in rete e mai in contanti.

Attività della Sharing Economy

Se la definizione di sharing economy può ancora destare dubbi in merito al suo funzionamento effettivo, possiamo elencare una serie di attività che rientrano in questo sistema economico.

  • House sharing: non è altro che la condivisione dello spazio della propria casa, che può essere l’intera abitazione, una stanza o talvolta una parte di quest’ultima. Una società divenuta famosa nell’house sharing è Airbnb.
  • Crowdfunding: raccolta fondi per l’avvio di un progetto. Spesso il crowdfunding viene avviato quando un gruppo di professionisti mette in campo un’idea, che diviene irrealizzabile in assenza di fondi. Questo micro-finanziamento dal basso è un’alternativa al prestito bancario, infatti a finanziare il progetto sono cittadini comuni che spontaneamente donazione il proprio denaro. Il finanziamento può prevedere una ricompensa futura o essere una semplice donazione pro bono publico.
  • Car sharing – car pooling – ride sharing: le tre tipologie prevedono la condivisione di uno o più posti della propria auto o appartenente a una società terza. L’idea nasce per ottimizzare economicamente il proprio viaggio o per spostarsi utilizzando l’automobile di una compagnia terza. Se un autista deve effettuare un tratto di strada può decidere di offrire un passaggio ad altre persone in cambio della condivisione delle spese di carburante e pedaggio, in questo caso si parla di car pooling. Un’azienda molto famosa di car pooling è BlaBlaCar. La sharing economy del settore auto non è circoscritta alla sola offerta di passaggi, per esempio Uber ha avviato un vero e proprio servizio alternativo ai taxi, che rientra nel ride sharing. Inoltre servizi come Enjoy e Ca2go hanno permesso ai consumatori di guidare autonomamente l’auto di una società terza senza avere necessità di un autista, in questo caso si parla di car sharing. Le tre tipologie aiutano anche la sostenibilità ambientale, perciò tali attività si potrebbero configurare all’interno della green economy.
  • Food sharing: è la donazione del cibo in eccesso in favore di altre persone bisognose, non necessariamente con un determinato status sociale. Alla base del food sharing c’è la lotta allo spreco e quindi alla condivisione del cibo (da qui food sharing) per evitare che questo vada buttato.
  • Coworking: è la condivisione degli spazi lavorativi. Da alcuni anni stanno sorgendo sempre più uffici condivisi, ossia spazi di coworking, dove professionisti e dipendenti possono lavorare a stretto contatto. Il coworking non prevede necessariamente la condivisione delle idee fra le persone presenti, ma anche la sola condivisione dello spazio.

Vantaggi della sharing economy

La sharing economy offre numerosi benefici sia per gli utenti che per le aziende. Uno dei principali vantaggi è la riduzione dei costi: condividendo beni e servizi, gli utenti possono risparmiare denaro rispetto ai modelli tradizionali di proprietà. Ad esempio, servizi come il car sharing o il bike sharing permettono di utilizzare un veicolo solo quando necessario, evitando le spese legate all’acquisto e alla manutenzione di un mezzo proprio. Inoltre, la sharing economy promuove la massimizzazione delle risorse, consentendo un utilizzo più efficiente di beni che altrimenti rimarrebbero inutilizzati per gran parte del tempo.

Questo approccio non solo ottimizza l’uso delle risorse, ma contribuisce anche a una riduzione dell’impatto ambientale, diminuendo la necessità di produrre nuovi beni e limitando così le emissioni e i rifiuti. Infine, la sharing economy aumenta la maggiore accessibilità a beni e servizi, permettendo anche a chi ha risorse limitate di usufruire di determinate opportunità.

Svantaggi e criticità della sharing economy

Nonostante i numerosi vantaggi, la sharing economy presenta anche alcune criticità. Una delle principali è la precarietà del lavoro: molti lavoratori impiegati in questo settore operano con contratti atipici e percepiscono salari bassi, senza le tutele tipiche dei rapporti di lavoro tradizionali. Inoltre, esiste una mancanza di regolamentazione chiara, che può portare a situazioni di concorrenza sleale nei confronti delle attività tradizionali. Ad esempio, servizi come Airbnb o Uber hanno sollevato dibattiti riguardo alla concorrenza con hotel e taxi, spesso soggetti a normative più stringenti.

Un ulteriore svantaggio riguarda la sostenibilità economica di alcune piattaforme: alcune aziende della sharing economy hanno accumulato debiti significativi, mettendo in discussione la loro capacità di operare nel lungo termine. Infine, la pandemia di COVID-19 ha evidenziato la vulnerabilità di questo modello economico, con una riduzione drastica della domanda per molti servizi di condivisione.

L’impatto della sharing economy sulla sostenibilità

Uno degli aspetti più discussi della sharing economy è il suo impatto sull’ambiente. Questo modello economico si basa sull’idea di utilizzare al meglio le risorse esistenti, riducendo la necessità di produrre nuovi beni. Ad esempio, il car sharing riduce il numero di automobili necessarie nelle città, contribuendo a una diminuzione delle emissioni di CO₂ e a un minor consumo di risorse per la produzione di veicoli.

Anche servizi come il noleggio di alloggi privati (come Airbnb) ottimizzano l’utilizzo di spazi già esistenti, riducendo la necessità di costruire nuove strutture alberghiere. Tuttavia, non mancano critiche: la maggiore accessibilità di alcuni servizi può portare a un aumento dell’utilizzo complessivo, come nel caso del trasporto privato, che potrebbe sostituire i mezzi pubblici, vanificando parte dei benefici ambientali.

L’innovazione tecnologica nella sharing economy

La sharing economy non sarebbe possibile senza i progressi tecnologici degli ultimi anni. Le piattaforme digitali rappresentano il cuore di questo modello, consentendo a milioni di utenti di connettersi in modo rapido ed efficace. Tecnologie come le app mobili, i sistemi di pagamento online e gli algoritmi di matching hanno trasformato il modo in cui le persone condividono beni e servizi.

Ad esempio, applicazioni come Uber o BlaBlaCar utilizzano algoritmi sofisticati per abbinare domanda e offerta in tempo reale, ottimizzando i percorsi e riducendo i costi. Inoltre, le recensioni degli utenti e i sistemi di feedback hanno aumentato la fiducia tra estranei, un elemento cruciale per il successo di questa economia basata sulla condivisione.

Il futuro della sharing economy

Il futuro della sharing economy sembra promettente, ma non privo di sfide. Con l’evoluzione della tecnologia e l’aumento della sensibilità verso temi come la sostenibilità e la riduzione dello spreco, è probabile che questo modello continuerà a espandersi. Settori come la condivisione di energia rinnovabile e l’uso condiviso di dispositivi elettronici stanno emergendo come nuove aree di crescita.

Tuttavia, il successo a lungo termine della sharing economy dipenderà dalla capacità delle piattaforme di affrontare alcune criticità, come la regolamentazione e la protezione dei lavoratori. Inoltre, è necessario garantire che i benefici di questo modello siano distribuiti equamente tra tutti gli attori coinvolti, evitando di accentuare le disuguaglianze economiche.

Lorenzo Baldassarre

Sono un copywriter che collabora con diverse agenzie e siti web, principalmente su tematiche economiche-finanziarie, ma non solo. Easyfinanza.it è un mio progetto, che ho interamente sviluppato su tutti i suoi aspetti: contenuti, immagini, struttura del sito e piano editoriale basato sulla SEO.

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